Lo 
              spamming (detto anche fare spam) è l'invio di grandi quantità di 
              messaggi indesiderati (generalmente commerciali).  
              Può essere messo in atto attraverso qualunque media, ma il più usato 
              è Internet, attraverso l'e-mail. 
              Il termine trae origine da uno sketch comico del Monty Python's 
              Flying Circus ambientato in un locale nel quale ogni pietanza 
              proposta dalla cameriera era a base di Spam (un tipo di carne in 
              scatola economica). Man mano che lo sketch avanza, l'insistenza 
              della cameriera nel proporre piatti con "spam" ("uova e spam, uova 
              pancetta e spam, salsicce e spam" e così via) si contrappone alla 
              riluttanza del cliente per questo alimento, il tutto in un crescendo 
              di un coro inneggiante allo "spam" da parte di alcuni Vichinghi 
              seduti nel locale.  
              I Monty Python prendono in giro la carne in scatola Spam per l'assidua 
              pubblicità che la marca era solita condurre, in un certo periodo 
              la Spam era ovunque, da qui lo sketch dei Monty's e successivamente 
              l'adattamento informatico alla pubblicità non desiderata. 
              Si ritiene che il primo spam via email della storia sia stato inviato 
              il 1 maggio 1978 dalla DEC per pubblicizzare un nuovo prodotto, 
              e inviato a tutti i destinatari ARPAnet della costa ovest degli 
              Stati Uniti. 
              Nella terminologia informatica le spam possono essere designate 
              anche con il sintagma di junk-mail, che letteralmente significa 
              posta-spazzatura, a rimarcare la sgradevolezza prodotta da tale 
              molestia digitale.  
              Il principale scopo dello spamming è la pubblicità, il cui oggetto 
              può andare dalle più comuni offerte commerciali a proposte di vendita 
              di materiale pornografico o illegale, come software pirata e farmaci 
              senza prescrizione medica, da discutibili progetti finanziari a 
              veri e propri tentativi di truffa. Uno spammer, cioè l'individuo 
              autore dei messaggi spam, invia messaggi identici (o con qualche 
              personalizzazione) a migliaia di indirizzi e-mail. Questi indirizzi 
              sono spesso raccolti in maniera automatica dalla rete (articoli 
              di Usenet, pagine web) mediante spambot ed appositi programmi, ottenuti 
              da database o semplicemente indovinati usando liste di nomi comuni. 
              Per definizione lo spam viene inviato senza il permesso del destinatario 
              ed è un comportamento ampiamente considerato inaccettabile dagli 
              Internet Service Provider (ISP) e dalla maggior parte degli utenti 
              di Internet. Mentre questi ultimi trovano lo spam fastidioso e con 
              contenuti spesso offensivi, gli ISP vi si oppongono anche per i 
              costi del traffico generato dall'invio indiscriminato. 
               
              Sondaggi hanno indicato che al giorno d'oggi lo spam è considerato 
              uno dei maggiori fastidi di Internet; l'invio di questi messaggi 
              costituisce una violazione del contratto "Acceptable Use Policy" 
              (condotta d'uso accettabile) di molti ISP e pertanto può portare 
              all'interruzione dell'abbonamento (account) del mittente. Un gran 
              numero di spammer utilizza intenzionalmente la frode per inviare 
              i messaggi, come l'uso di informazioni personali false (come nomi, 
              indirizzi, numeri di telefono) per stabilire account disponibili 
              presso vari ISP. Per fare questo vengono usate informazioni anagrafiche 
              false o rubate, in modo da ridurre ulteriormente i loro costi. Questo 
              permette di muoversi velocemente da un account a un altro appena 
              questo viene scoperto e disattivato dall'ISP. Gli spammer usano 
              software creato per osservare connessioni Internet con scarsa sicurezza, 
              che possono essere facilmente dirottate in modo da immettere i messaggi 
              di spam direttamente nella connessione dell'obiettivo con il proprio 
              ISP. Questo rende più difficile identificare la posizione dello 
              spammer e l'ISP della vittima è spesso soggetto di aspre reazioni 
              e rappresaglie da parte di attivisti che tentano di fermare lo spammer. 
              Entrambe queste forme di spamming "nascosto" sono illegali, tuttavia 
              sono raramente perseguiti per l'impiego di queste tattiche. 
              I mittenti di e-mail pubblicitarie affermano che ciò che fanno non 
              è spamming. Quale tipo di attività costituisca spamming è materia 
              di dibattiti, e le definizioni divergono in base allo scopo per 
              il quale è definito, oltre che dalle diverse legislazioni. Lo spamming 
              è considerato un reato in vari paesi e in Italia l'invio di messaggi 
              non sollecitati è soggetto a sanzioni.  
              I termini unsolicited commercial email, UCE (email commerciale 
              non richiesta) e unsolicited bulk email, UBE (email non 
              richiesta in grandi quantità) sono usati per definire più precisamente 
              e in modo meno gergale i messaggi e-mail di spam. Molti utenti considerano 
              tutti i messaggi UBE come spam, senza distinguere il loro contenuto, 
              ma i maggiori sforzi legali contro lo spam sono effettuati per prendere 
              di mira i messaggi UCE.  
              Una piccola ma evidente porzione di messaggi non richiesti è anche 
              di carattere non commerciale; alcuni esempi comprendono i messaggi 
              di propaganda politica e le catene di Sant'Antonio.  
              I più grandi ISP come America OnLine riferiscono che una 
              quantità che varia da un terzo a due terzi della capacità dei loro 
              server di posta elettronica viene consumata dallo spam. Siccome 
              questo costo è subito senza il consenso del proprietario del sito, 
              e senza quello dell'utente, molti considerano lo spam come una forma 
              di furto di servizi. Molti spammer mandano i loro messaggi UBE attraverso 
              gli open mail relay. I server SMTP, usati per inviare e-mail attraverso 
              internet, inoltrano la posta da un server a un altro; i server utilizzati 
              dagli ISP richiedono una qualche forma di autenticazione che garantisca 
              che l'utente sia un cliente dell'ISP. I server open relay non controllano 
              correttamente chi sta usando il server e inviano tutta la posta 
              al server di destinazione, rendendo più difficile rintracciare lo 
              spammer. 
              Lo spamming per interposta persona è un mezzo più subdolo utilizzato 
              sfruttando l'ingenuità di molta gente. Per l'esattezza si intende 
              di solito l'invio di Email commerciali ad alcuni destinatari conosciuti 
              e magari regolarmente iscritti ad una newsletter dello spammer invitandoli 
              a far conoscere una certa promozione ad uno o più persone conosciute 
              dall'ingenuo destinatario, invogliandolo magari con qualche piccolo 
              compenso.  
              Grazie a questo sistema sarà l'ingenuo destinatario a "spammare" 
              altre caselle di posta di suoi conoscenti e quindi coprendo colui 
              che c'è dietro e che guadagnerà da questo comportamento.  
               
              Lo spamming è a volte definito come l'equivalente elettronico della 
              posta-spazzatura (junk mail). Comunque, la stampa e i costi postali 
              di questa corrispondenza sono pagati dal mittente - nel caso dello 
              spam, il server del destinatario paga i costi maggiori, in termini 
              di banda, tempo di elaborazione e spazio per immagazzinamento. Gli 
              spammer usano spesso abbonamenti gratis, in modo tale che i loro 
              costi siano veramente minimi. Per questa ricaduta di costi sul destinatario, 
              molti considerano questo un furto o un equivalente di crimine. Siccome 
              questa pratica è proibita dagli ISP, gli spammer spesso cercano 
              e usano sistemi vulnerabili come gli open mail relay e server proxy 
              aperti. Essi abusano anche di risorse messe a disposizione per la 
              libera espressione su internet, come remailer anonimi. Come risultato, 
              molte di queste risorse sono state disattivate, negando la loro 
              utilità agli utenti legittimi. Molti utenti sono infastiditi dallo 
              spam perché allunga i tempi che usano per leggere i loro messaggi 
              di e-mail.  
              Siccome lo spam è economico da inviare, un ristretto numero di spammer 
              possono saturare Internet con la loro spazzatura. Nonostante solo 
              un piccolo numero dei loro destinatari sia intenzionato a comprare 
              i loro prodotti, ciò consente loro di mantenere questa pratica attiva. 
              Inoltre, sebbene lo spam appaia per una azienda rispettabile una 
              via economicamente non attuabile per fare business, è sufficiente 
              per gli spammer professionisti convincere una piccola porzione di 
              inserzionisti ingenui che è efficace per fare affari.  
               
              È presente un certo numero di servizi e software, spesso chiamati 
              antispam che i server e-mail e gli utenti possono utilizzare per 
              ridurre il carico di spam sui loro sistemi e caselle di posta. Alcuni 
              di questi contano sul rifiuto dei messaggi provenienti dai server 
              conosciuti come spammer. Altri analizzano in modo automatico il 
              contenuto dei messaggi e-mail ed eliminano o spostano in una cartella 
              speciale quelli che somigliano a spam. Questi due approcci al problema 
              sono talvolta definiti come bloccaggio e filtraggio. Ognuna delle 
              tecniche ha i suoi difensori e vantaggi; mentre entrambe riducono 
              l'ammontare di spam inviata alle caselle postali degli utenti, il 
              bloccaggio permette di ridurre la banda sprecata, rifiutando i messaggi 
              prima che siano trasmessi al server dell'utente. Il filtraggio tende 
              ad essere una soluzione più accurata, poiché può esaminare tutti 
              i dettagli del messaggio. Molti sistemi di filtraggio si avvantaggiano 
              delle tecniche di apprendimento del software, che permette di aumentare 
              la propria accuratezza rispetto al sistema manuale. Alcuni trovano 
              questa tecnica troppo invadente nei riguardi della privacy, e molti 
              amministratori preferiscono bloccare i messaggi che provengono dai 
              server tolleranti nei confronti degli spammer.  
              Una specifica tecnica di bloccaggio comprende le DNSBL (DNS-based 
              blackhole lists), nella quale un server pubblica liste di indirizzi 
              ip, in modo che un server di posta possa essere facilmente impostato 
              per rifiutare la posta che proviene da questi indirizzi. Ci sono 
              diverse liste di DNSBL, che hanno politiche diverse: alcune liste 
              contengono server che emettono spam, altre contengono open mail 
              relay, altre elencano gli ISP che supportano lo spam.  
                
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